Michele Candela
Laureatosi con lode in Ingegneria civile nel 1981 presso l’Università degli Studi di Napoli “Federico II”, frequenta la rigorosa scuola di Aurelio Giliberti fondamentale per la sua formazione specialistica; infatti, da subito svolge funzioni di ingegnere presso l’ufficio tecnico del comune di S. Angelo dei Lombardi, paese quasi totalmente distrutto dal sisma del 1980, poi passa ad assolvere quasi le medesime funzioni presso il Comune di Avellino e diviene consulente strutturale della Soprintendenza dei B.A.A.A.S. di Salerno ed Avellino, nell’ambito delle opere di ricostruzione dell’Irpinia. Nel corso di questa attività ha modo di interessarsi di alcuni tra i più importanti interventi di adeguamento sismico del patrimonio monumentale sito sul territorio. Attività che vengono effettuate in collaborazione con autorevoli personalità del settore, quali Carlo Viggiani, Aldo Raithel, Federico Mazzolani, Antonino Giuffré. Quest’ultimo proprio in Irpinia, grazie ai suoi studi, aveva iniziato a rivalutare l’efficacia dell’impiego delle tecniche tradizionali nel restauro
antisismico. A fine anni ’90 le prime esperienze in ambito accademico presso il corso di laurea in
Conservazione dei Beni culturali, Istituto Universitario Suor Orsola Benincasa, Napoli.
A partire dall’anno 2000 sino al 2014 è docente a contratto presso il Dipartimento P.A.U. (Patrimonio, Architettonico, Urbanistico), Facoltà di Architettura , Università degli Studi di Reggio Calabria; tenendo i corsi di:
– “Degrado e diagnostica dell’architettura nell’edilizia storica”
– “Cantieri di restauro: problemi e tecniche in area sismica”
– “Consolidamento degli edifici storici”
Poi presso il Dipartimento DiARC dell’Università di Napoli Federico II, è relatore del corso di
Consolidamento degli Edifici Storici.
Ha partecipato e contribuito a diverse attività di ricerca, fra cui il Progetto Reluis – linea murature – UR attiva presso Università di Reggio Calabria e Università di Perugia.
Molteplici sono i lavori pubblicati a livello nazionale ed internazionale, sui temi del restauro strutturale e che raccolgono significativi episodi, sia dell’attività innanzi citata, che di quella progettuale e cantieristica. Tali temi sono stati trattati anche con riferimento alle problematiche geotecniche e del consolidamento e messa in sicurezza di costoni rocciosi collabenti, aventi particolare pregio paesaggistico – ambientale.
Tra i progetti e gli studi realizzati, si citano a mo’ d’esempio quello sul Colosseo di Roma, sul Palazzo Reale di Napoli, sulla Chiesa S. Ivo alla Sapienza di Roma, sul Teatro S. Carlo di Napoli, Museo di Capodimonte Napoli, Castel S. Elmo Napoli, Museo Nazionale Archeologico di Reggio Calabria etc.